Data la potenza del fascio principale di microonde emesso dalle parabole del sistema MUOS, il campo elettromagnetico indotto scenderebbe sotto la soglia di attenzione (6 V/m, secondo la legge italiana) solo oltre i 130 Km dalla base, lungo il fascio principale. Non si possono escludere, però, contributi non trascurabili nelle aree circostanti. A questi va aggiunto il campo indotto dalle antenne elicoidali del sistema MUOS e dalle 46 antenne esistenti. Si rischiano effetti biologici su esseri umani, flora e fauna in un territorio non limitato alla sola cittadina di Niscemi. Effetti sanitari dovuti alla prolungata esposizione a campi elettromagnetici di tale intensità potrebbero essere, per citarne alcuni, insorgenza di tumori, leucemie, cataratte, riduzione della fertilità, con maggior rischio per i tessuti poco vascolarizzati (più sensibili agli effetti termici). I soggetti maggiormente esposti sarebbero i bambini e gli anziani.
Gli effetti sull’ecosistema della Sughereta e del Bosco di Santo Pietro sono difficili da prevedere ma risulta acclarato che le api, importantissime per il mantenimento dell’equilibrio biologico di tali ecosistemi, sono particolarmente sensibili alla presenza di campi elettromagnetici elevati. Stesso potenziale impatto si avrà anche sul settore agricolo, data l’influenza dei campi elettromagnetici elevati sulle colture.
Il campo elettromagnetico indotto otrebbe interferire gravemente con apparecchiature elettroniche, tra le quali apparecchi medicali come pacemaker, defibrillatori, apparecchi acustici e attrezzature ospedaliere. Il fascio a microonde generato dalle parabole, inoltre, è capace di interferire con la strumentazione di bordo degli aeromobili. Sull’aeroporto di Comiso, prossimo all’apertura, il fascio arriverebbe a 6500 m circa, ben al di sotto della quota di crociera impiegata nell’aviazione civile. Ciò imporrebbe, durante la trasmissione, una no-fly zone nel raggio di circa 35 Km dalla stazione, con conseguenze potenziali anche sul traffico di Fontanarossa, e ricadute negative sul settore turistico, nonché sul diritto alla mobilità dei residenti, specie in uno scenario di crisi internazionale prolungato. Scenario già verificatosi con l’aeroporto Trapani-Birgi durante la recente guerra in Libia.
Potendo passare sopra il Golfo di Gela, è possibile inoltre che il fascio di microonde abbia un impatto sulla migrazione di diverse specie di uccelli. Il Golfo di Gela, infatti, è uno dei tre corridoi migratori della Sicilia.
In ultimo, il mantenimento della pace. Una delle quattro stazioni di terra del più avanzato sistema di comunicazione militare statunitense è istallata a Niscemi. Dovremmo sentirci più sicuri? Ci pare ovvio che la nostra terra diverrà un obiettivo militare sensibile.
Per riassumere, il movimento No MUOS esprime fortissime preoccupazioni riguardo le conseguenze dell’istallazione di tale sistema su: salute umana, ecosistema della Sughereta di Niscemi, qualità dei prodotti agricoli, diritto alla mobilità e allo sviluppo del territorio, diritto alla pace e alla sicurezza del territorio e dei suoi abitanti.